Ciao Alfredo!

Quando le persone che conosci se ne vanno, la vita ti chiama a riflettere e la fede si rivela in tutto il suo mistero, come ancora di salvezza e come dubbio eterno.

L'altra notte e' stata la volta di Alfredo.

Lo ricordo come un uomo carico di bonta' antica e gratuita, una di quelle persone che, senza retorica e senza circostanze, non e' facile incontrare, come la signora Gina!

Il dolore dei suoi parenti piu' cari  e' un esempio di compostezza mirabile e di accettazione. Una morte sofferta, ma non contro natura! Alfredo aveva ottantacinque anni e da lungo tempo viveva silenziosamente imprigionato in un mondo tutto suo e in un corpo che aveva smesso di appartenergli.

Ma lo strappo non e' mai indolore.

Rosina, la moglie, un gomitolino di rassegnata impotenza, si e' avvicinata a lui, "e' ghiaccio come il marmo", ha detto sfiorando la sua fronte incredibilmente non corrugata, ormai estranea agli anni e alla sofferenza. "Ma quanto e' stato buono con me!", ha esclamato lasciando scivolare via una lacrima. E in quelle parole, in quella lacrima, c'era tutta una vita spesa insieme, tutto un bagaglio di ricordi e di affetto riaffiorato in un addio che in realta' voleva essere soltanto un arrivederci!

Buona PRIMAVERA!

Silvia